Nuovi spettacoli al Teatro Villa

Un altro fine settimana pieno di nuovi spettacoli al Teatro Villa...

Venerdì 27 marzo 2009 -  h.21.00
Spettacolo comico
CHE VITA DA COMICO!di e con Angelo Ciccognani

Sabato 28 marzo 2009 - h.21.00
LE DONNE BLULiberamente tratto da “I Blues” di T. Williams e “Dondolo” di S. Beckett.
regia Luca Spadaro, Andrea Tibaldi, Massimiliano Zampetti

Domenica 29 marzo 2009 - h.16.30
Spettacolo per Ragazzi
PELLE D'OCAdi Dario de Falco




Venerdì 27 Marzo. ore 21.00
Spettacolo comico
CHE VITA DA COMICO!di e con Angelo Ciccognani
Questo spettacolo, porterà il pubblico a stretto contatto con la vita di un attore comico, esplorando le sue idee (perché, devo avere delle idee?), le sue paure (avrò chiuso l’acqua…), le sue perplessità (???), i suoi dubbi (comico o non comico), le sue voglie (ho una voglia sulla spalla sinistra) ed i suoi sogni (ricorrenti?). Partendo dai suoi primi anni di vita, accompagnerà gli spettatori nel suo delirio, arrivando addirittura ad immaginare come potrebbe essere la sua morte. Tutto parte da una semplicissima affermazione:  “Sono un attore…comico”, da questo momento si apre un mondo, meraviglioso, quasi ai confini della realtà, con una valanga di situazioni tra il surreale e l’imbarazzante, il tutto ricamato da frasi che lasciano senza respiro. “Sei un attore? Davvero!!! Ma che lavoro fai?” “Sei un attore comico, dai racconta una barzelletta…” “Sei un comico…ma fai ridere?” “Un attore che bello, quando fai uno spettacolino…” Questo spettacolo non vi svelerà il senso della vita, non vi aiuterà a vincere al superenalotto, ma forse vi farà capire che c’è chi sta peggio di voi. Ridete gente ridete.
PrezziBiglietto intero:10 €
Biglietto ridotto (under 26 – over 60): 8 €

Sabato 28 Marzo, ore 21.00
RITRATTI IN BLULiberamente tratto da “I Blues” di T. Williams e “Dondolo” di S. Beckett
regia di Luca Spadaro, Andrea Tibaldi, Massimilano Zampetti con Francesca Esposito, Silvia Pietta, Martina Rossi e Valentina Sala
Una premessaL’anno scorso ci siamo accostati, per la prima volta, al mondo delle fiabe e al pubblico dei bambini. Abbiamo provato ad usare la leggerezza come mezzo per scendere nella profondità delle storie. Abbiamo riscoperto il piacere del gioco, della minuscola magia che è una delle forme del racconto e forse la prima di cui ognuno di noi ha memoria. Abbiamo esplorato la possibilità di trasformare l’attore in musica e oggetto di scena. Nel corso di questa stagione continueremo il nostro percorso lungo questa strada.
Una giustificazioneMettiamo l’una accanto all’altra le tre tessere di questo inatteso mosaico: Tennessee Williams, Samuel Beckett, il mondo delle fiabe. Uno strano sortilegio ha fatto sì che questi elementi discordanti si avvicinassero e ci mostrassero un disegno compiuto. Quattro donne, tre frammenti di storie che si dipanano lungo il filo di un’età, come nell’indovinello della Sfinge. Bambina, donna, vecchia. Ne nasce una biografia, che mescola femminile concretezza e leggenda. Perché è proprio questo che accade: il realismo assume il tono della fiaba, i personaggi diventano abitanti di una mitologia minore. Raccontare tre storie di donne come se fossero tre favole antiche, cercando di preservare il nudo pudore dei testi originali, aggrappandoci alla meraviglia che suscitano le cose semplici. C’è una ragazzina che cammina in equilibrio sui binari e gioca. Si finge donna ingioiellandosi con pezzi di vetro colorato. Passa il tempo raccontando storie, in un mondo senza adulti. E continua a raccontare, alla sua bambola, a un bambino che passa di lì, come fosse una minuscola Sherazade che cerca di masticare un mondo duro e amaro. Accanto a lei, invisibile, c’è una donna bella come un’attrice del cinema che come le antiche sirene seduce gli uomini con la sua voce. C’è una donna straniera che nasconde dietro a una porta chiusa nel suo piccolo appartamento, un segreto per cui non trova parole. E c’è una signorina di buona famiglia e di ottime intenzioni che pone domande ma che non sa comprendere le risposte. E oltre la porta chiusa c’è una stanza buia e dentro la stanza buia c’è un’altra donna, nuda, sdraiata sul suo letto, a quanto si dice, che non esce mai, di cui si sente il respiro. C’è la voce di una donna, una ninna nanna. Una voce che sta per spegnersi ma che ancora si sentirà per un po’.Su una sedia a dondolo c’è una donna che sta per finire. Una vecchia donna consumata dagli anni che si culla e riavvolge il gomitolo del tempo.
Prezzi Biglietto intero:10 € 
Biglietto ridotto (under 26 – over 60): 8 €

Domenica 29 Marzo, ore 16.30
PELLE D’OCA(età consigliata dai 5-99 anni)
di Dario de Falco con Katiuscia Bonato e Maria Giulia Campioli
Le Theatre de la petite lune
La storiaDue sorelle. Per la minore è arrivata la stagione delle migrazioni. La maggiore, a suo tempo, ha già viaggiato. Come preparare la piccola al grande volo e poi lasciarla andare? Servono giochi e storie per insegnare, divertire, e preparare alla paura e al diverso: avventure, incontri fantastici, grandi laghi, lezioni di volo, ninne nanne, cocchi e coccodrilli... I bambini e l’emigrazione La presenza degli alunni stranieri nel nostro paese ha raggiunto una consistenza tale da far considerare la “scuola multietnica” un dato di fatto, e non più un'emergenza. Nella maggior parte dei paesi europei la percentuale della popolazione straniera varia dal 2,5 al 9%. Al di là di fondamentalismi, irrigidimenti e chiusure, il mondo è sempre più miscela di culture, un melting-pot, un grande crogiuolo dove razze, culture, tradizioni si uniscono e convivono. “Pelle d’Oca” valorizza il concetto di emigrazione. Il nostro spettacolo parla del viaggio. Il viaggio di disperati, rifugiati, profughi, di uomini che non potevano più restare là dove si trovavano. E’ un discorso da adulti? Non lo crediamo. Ma crediamo ci voglia la giusta metafora. Dopo un’attenta riflessione abbiamo scelto di parlare del volo coraggioso compiuto da milioni di “oche selvatiche” alla ricerca di un luogo dove trovare ristoro da fame e da sete e vivere finalmente in pace. Abbiamo deciso di trarre ispirazione dal film di Jacques Perrin, “Il Popolo Migratore”. Un film che parla di un miracolo e lo fa quasi in silenzio, lasciando la parola al battere d’ali dei suoi protagonisti. Ecco dunque che con uno spiccato senso di ironia, e soprattutto di autoironia, noi, che quel salto transcontinentale non l’abbiamo mai fatto nella realtà, cerchiamo di ricostruirne le tappe e immaginarne di nuove, assieme al pubblico. Perché siamo convinti che le oche, una volta arrivate, seppur stanche, spossate, malandate e imbruttite dal viaggio, portino con se un patrimonio inestimabile fatto di cultura, ricette, esperienza, lingue, capacità di adattamento. Giochiamo a immaginare che il diverso sia prezioso, e non un problema da risolvere.
PrezziBiglietto per bambini (fino ai 12 anni): 5 €
Biglietto per adulti: 6 €



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Tel.: 347 0184234
biglietteriavilla@ornitorinco.org
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