Ricordiamo che l'area in oggetto è grande più di 5500 metri quadri e che, solo grazie al nostro costante ed assiduo lavoro, è stata finalmente classificata in modo ufficiale come area verde dal nuovo PGT, salvandola definitivamente da ogni tentativo di speculazione.
Vandalismi e furti
La scuola ha inoltre segnalato diversi episodi di vandalismi e furti che sono accaduti nell'ultimo periodo nel plesso di Sant'Uguzzone.
La responsabile del Commissariato si è dimostrata disponibile a incrementare il numero di passaggi delle volanti, ma ha anche chiaramente ribadito che tutte le segnalazioni di reati devono essere segnalate al 112 se si è presenti al momento in cui si svolgono i fatti, oppure denunciate al loro Commissariato, così da poter essere ancora più presenti, a fronte di evidenti problemi sul territorio.
Vi ricordiamo quindi che la porzione di quartiere sul lato dei numeri dispari di Viale Monza fa capo al Commissariato Greco-Turro, mentre i numeri pari fanno capo al Commissariato su Viale Monza. È importante le denunce vengano presentate nel Commissariato competente.
È stata segnalata la presenza di bande giovanili che si aggirano sul territorio alle quali si è aggiunto un gruppo di ragazzi non della zona, che stazionano principalmente nel Parco Panza.
Vi invitiamo a tenere gli occhi ben aperti e segnalare tutto, anche le risse e il mercato nero vicino a Pane Quotidiano al Commissariato competente.
Nuovo Parco in viale Monza
Lo scorso anno vi avevamo comunicato che, grazie al lavoro del nostro Comitato, era stato modificato il Piano di Governo del Territorio riconoscendo ufficialmente come Area Verde il terreno situato davanti il condominio delle Torri, accanto la caserma della Polizia.
Quello però era solo il primo passo formale, utile a salvare l'area da eventuali speculazioni edilizie.
Da quel momento l'attività del nostro Comitato di Quartiere è stata incessante, con continue e pressanti sollecitazioni agli assessorati competenti, affinché quel terreno diventasse un vero e proprio parco aperto ai cittadini.
E finalmente si, ce l'abbiamo fatta!
In questi giorni sono iniziati i primi lavori di recupero dell'area, con lo sfalcio delle erbacce a cui seguirà una pulizia più accurata, in vista della sistemazione definitiva che, come ci è stato promesso, vedrà la partecipazione diretta di noi cittadini.
Comitato di Quartiere Villa San Giovanni
Scalo di Greco, i Problemi / 3
Scalo di Greco
Le cose che non vanno bene: l'aumento di traffico
Infatti, a differenza di quella, dove si prometteva un nuovo quartiere abitato da persone che avrebbero idealmente usato solo bici e monopattini, ora troviamo un enorme parcheggio di 7000 metri quadrati ad uso esclusivo dei nuovi inquilini; una modifica richiesta dai regolamenti comunali ma soprattutto necessaria per soddisfare le reali necessità di spostamento dei nuovi abitanti.
Di fatto i nuovi palazzi, che si inseriscono in una realtà già molto critica per il traffico automobilistico, andranno inevitabilmente ad aggravarne la situazione.
E' facile immaginare l'effetto di ulteriori centinaia di auto che ogni giorno aumenteranno il traffico sul ponte di Greco, su quello di via Porto Corsini e, verso viale Monza, su via Rucellai, Vipacco e Doberdò.
Il nostro Comitato da subito aveva chiesto che si sfruttasse questa occasione, più unica che rara, per realizzare un nuovo attraversamento viario con l'altro lato della ferrovia; una proposta di buon senso, realistica e subito favorevolmente accolta dalla maggioranza del Municipio 2, ripresa poi anche dal Consiglio Comunale.
Purtroppo, facendo leva sulla illusoria versione "senza auto" (poi smentita dal vero progetto), gli assessorati competenti hanno ritenuto superfluo prevedere il nuovo attraversamento!
Ridicolmente, nella relazione tecnica che accompagna il progetto, "copiata" dalla proposta presentata al concorso, viene proprio citata la criticità dei collegamenti che oltrepassano la ferrovia; però, nel paragrafo dedicato alle soluzioni, non c'è alcuna risposta alla questione.
Buche in via Porto Corsini
Negli scorsi giorni sono stati effettuati due interventi di rattoppo ma dopo ogni pioggia la situazione peggiora.
Si sono già registrate alcune cadute di ciclisti, fortunatamente senza conseguenze.
Abbiate prudenza nel percorrere la strada!
Anche il resto della via si presenta in condizioni pietose.
E' inaccettabile che una strada percorsa ogni giorno da migliaia di veicoli e da ben due linee di autobus venga lasciata in queste condizioni.
Ancora Pane Quotidiano
Sollecitati da molti residenti, tra cui anche il nostro Comitato, si p
arla del comportamento illegale e privo di scrupoli di alcuni avventori di Pane Quotidiano, dopo quanto già documentato nella sede di Viale Toscana.
Come Comitato ci siamo già mossi molto tempo fa per cercare di risolvere questa situazione ormai al limite della tollerabilità.
Confidiamo che, con le elezioni alle porte, il comune di Milano diventi più sensibile alle esigenze di noi cittadini e delle periferie che sono state di fatto dimenticate, come ha dovuto ammettere lo stesso Sindaco.
Scalo di Greco, i Problemi /2
Scalo di Greco
Le cose che non vanno bene: i parcheggi
Qui abbiamo avuto un'altra, brutta, sorpresa.
Non sono previsti spazi di sosta pubblici!
A differenza della prima proposta per lo scalo, quella che aveva vinto il bando internazionale C40 (dove, in ottica "green", si ipotizzava un limitatissimo spazio anche per il parcheggio dei veicoli dei residenti), adesso il costruttore è tornato ad una visione più realistica.
Come richiesto dai regolamenti vigenti, realizzerà un enorme parcheggio sotterraneo destinato ai residenti, più di 7000 metri quadrati.
Ma con il pretesto che tutti gli edifici già presenti in zona hanno propri parcheggi privati (e, quindi, per questo motivo non ci sarebbero problemi di sosta), nel nuovo progetto non esistono spazi di sosta pubblici!
Questa fantasiosa interpretazione della realtà ignora volutamente altre tre aggravanti:
1) il tracciato di via Breda, tra la rotonda all'inizio di via Rucellai e la Fornasetta, verrà spostato verso la ferrovia; a differenza dell'attuale, il nuovo non prevedrà possibilità di sosta lungo la via
2) le nuove residenze, con migliaia di nuovi abitanti, studenti e svariate attività commerciali, causerà inevitabilmente un forte afflusso di altre persone non residenti; alcune arriveranno con i mezzi pubblici ma altre certamente con la propria auto
3) il nuovo studentato (che ricordiamo essere un palazzo di 18 piani), sfruttando la stessa norma che permette di non conteggiarlo nelle volumetrie concesse, non avrà alcun parcheggio!
E' facile immaginare cosa accadrà.
Coloro che arrivando sul posto non troveranno spazio per sostare, inizieranno a cercarlo in tutte le vie adiacenti, dove già oggi la situazione è critica.
Crediamo sia inutile spiegare perché si sia scelta questa soluzione. Non centrano nulle le filosofie "green" e "no car" di cui si vanta il progetto.
Semplicemente, realizzare zone di sosta per i non residenti avrebbe sottratto spazio ai nuovi edifici o, addirittura, avrebbe ulteriormente ridotto il poco verde rimasto.
Più conveniente, per il costruttore, ignorare il problema scaricando le conseguenze su di noi.
Scalo di Greco, i Problemi /1
Scalo di Greco
Le cose che non vanno bene: palazzi al posto del verde!
Come ricorderete, il Consiglio Comunale aveva approvato un Accordo di Programma sulla riqualificazione degli Scali Ferroviari dove, oltre alla costruzione di una serie di edifici, veniva garantita una gran quantità di verde.
Per l'area dello Scalo di Greco si prevedeva addirittura una superficie verde superiore al 60% del totale.
Bellissimo, ma non vero!
Da subito il nostro Comitato aveva spiegato come questo valore fosse ingannevole.
Infatti l'area in questione è costituita da due parti, una dal lato di via Breda e una dall'altro lato della ferrovia.
La parte dall'altro lato della ferrovia, adiacente a via Sesto San Giovanni, è una striscia stretta ma lunga più di 1 chilometro, che rappresenta più del 25% del totale. Seppur non ufficialmente questa è sempre stata un'area verde, ed è stata ceduta dalle Ferrovie perché praticamente inutilizzabile per qualsiasi altro fine.
La parte che si trova invece dal lato di via Breda è a sua volta costituita per due terzi dallo scalo ferroviario realmente dismesso, il rimanente coincide con la zona che sino a poco tempo fa ospitava una gran numero di orti, con la presenza di molte piante anche da frutto.
E' più che evidente che già oggi il verde, seppur non fruibile dalla cittadinanza, è già pari a circa il 60% del totale.
Quindi, questa "riqualificazione", in realtà non aggiungerà nulla di valore.
Anzi, una larga parte del nuovo verde sarà rappresentato da semplici aiuole e giardinetti sovrastanti i parcheggi sotterranei.
Ma la vera e brutta sorpresa è stata un'altra!
Sfruttando una norma prevista dal Comune di Milano, unica in tutta Italia, il costruttore potrà sottrarre una porzione di quel 60% di verde per realizzare "servizi utili alla collettività"...
Tradotto nella realtà, significa che una parte del verde previsto dall'Accordo verrà sacrificata per fare posto ad un ulteriore nuovo palazzo di almeno 18 piani, con la scusa di destinarlo all'affitto di camere per studenti!
Un palazzo lungo 60 metri e alto quasi 70 metri, proprio a ridosso dell'area storica della Fornasetta!
Considerando che è già previsto un altro grande studentato in via Frigia e che la città offre comunque ampia ricettività, è facile immaginare come, una volta realizzato questo nuovo palazzo, in assenza di un numero sufficiente di studenti sarà facile per il costruttore ottenere la riconversione ad una residenzialità convenzionale molto più redditizia.
Con buona pace del verde tanto promesso e proclamato.
Nelle immagini potete vedere la situazione attuale e il progetto, visto dall'alto e di profilo.
Scalo di Greco
E' stato recentemente presentato in Municipio 2 il progetto dei nuovi edifici che verranno costruiti sull'ex Scalo ferroviario di Greco.
Come ricorderete, il Comune di Milano ha concesso il permesso di costruire su vaste aree di proprietà di Ferrovie Italiane, nel dichiarato intento di recuperarle dando loro nuove funzioni utili alla città.
Il nostro Comitato di Quartiere, negli ultimi anni, ha partecipato a tutte le occasioni utili per segnalare le reali necessità e problematiche della nostra zona, che hanno trovato corrispondenza anche nelle richieste avanzate dal Municipio 2.
Purtroppo il progetto presentato è piuttosto lontano da quanto si poteva sperare!
Anzi, va oltretutto ad aggravare alcune criticità già presenti.
I Consiglieri di Municipio 2, pur con le inevitabili differenze dovute all'appartenenza politica di ciascuno, dopo aver analizzato la proposta hanno espresso a larga maggioranza il loro parere negativo al Comune di Milano.
L'auspicio è che il Comune tenga in considerazione questo parere, anche se da regolamento non è purtroppo obbligato a farlo.
Nei prossimi post vi spiegheremo in dettaglio il progetto e tutte le criticità che sono emerse.
Ora facciamo solo una considerazione, con rammarico: la discussione, che ha impegnato tutti i consiglieri di Municipio 2, ha visto la partecipazione esterna solo del nostro Comitato di Quartiere. Tutti gli altri comitati e associazioni che operano nella nostra zona erano assenti.
Un vero peccato visto che si sta parlando della più grande trasformazione urbanistica di questa zona della città.